Ingredienti: Tonno, pesce spada, ricciola, alici, sale, spezie naturali.
Shelf life: 24 mesi
Non contiene: conservanti e additivi chimici, glutine e lattosio
Disponibilità tutto l’anno.
Con poche gocce dai un mare di sapore.
Garum dei Romano è un elisir condimento da tavola, che si ispira alla famosa salsa di pesce fermentato per antonomasia, ma con una ricetta nuova, rivoluzionata con gusto e creatività.
Il risultato è una salsa dal colore ambra brillante a base di pesce azzurro, sale di miniera extra-puro e spezie mediterranee che, mescolati insieme, fermentati ed affinati per 60 mesi nei “Cariteddhi”, delle antiche botticelle di rovere in disuso utilizzate in passato per la fermentazione del vino, danno vita ad un condimento di altissima qualità.
Suggerimenti d’utilizzo
A crudo: nelle salse delicate, in sostituzione della salsa di soia nel sushi, per condire pokè e altre specialità della cucina orientale, nella marinatura di verdure, carpacci e arrosti sia di carne che di pesce, per crudi di mare, gelati gastronomici.
In cottura: sostituisce il classico dado da cucina nella preparazione di brodi e zuppe.
In lievitazione: aiuta la lievitazione di preparati sia dolci che salati.
Mixology: nella preparazione di cocktail.
Il suo sapore è talmente sorprendente che, una volta assaggiato, sarà difficile non averlo nella propria cucina.
La famiglia Romano, da qui il nome del prodotto, ha voluto dimostrare che è possibile realizzare una salsa molto più delicata di quella originaria, infatti il contenuto di sale è davvero bassissimo e il sapore ricorda quasi un distillato.
Ricette con Garum dei Romano
Ogni ricetta è Per…Fetta:
- Poke bowl di Tunni® e Garum dei Romano – Offishina®
- Spaghetti, aglio, olio, peperoncino e Garum dei Romano
- Uramaki California Rolls con salmone, Spadino® alle spezie mediterranee, maionese al wasabi e Garum dei Romano
- Cheesecake alla curcuma con prosciutto di ricciola, crema di formaggio erborinato e crauti viola fermentati
- Pasta fresca all’uovo e spirulina con Garum dei Romano, funghi e salmone affumicato
Caratteristiche del prodotto
Il Garum dei Romano è una salsa di pesce nata nel laboratorio Offishina®. Dalla lavorazione dei pesci interi, destinati alla realizzazione di salumi e insaccati di mare, vengono recuperate le parti più difficili da lavorare manualmente e fatte fermentare con un minimo quantitativo di sale extra-puro di miniera e spezie mediterranee naturali. Realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente, non richiede l’uso di corrente elettrica, infatti sono solo il lento scorrere del tempo e i travasi continui a far trasformare la materia solida in liquido limpido. Una scelta sostenibile per ottenere un risultato finale totalmente senza emissioni di CO2.
I benefici prodigiosi sono riconosciuti da tempi immemori, è ricco di probiotici, infatti rafforza il sistema immunitario e la flora batterica, stimola l’appetito e la digestione, è un forte ricostituente.
Dona eleganza, carattere e una raffinata nota speziata ai cibi. È un concentrato di “umami”, perfetto per donare equilibrio ad ogni preparazione gastronomica che risulterà più appetibile e più digeribile.
Curiosità
Gli antichi romani non potevano fare a meno del garum, riconoscendo le innumerevoli proprietà nutritive, lo facevano assumere sia ai cavalieri che ai cavalli che andavano in battaglia, e quello meno filtrato e realizzato con pesci più poveri, veniva dato agli schiavi per renderli più produttivi. Ne producevano di varietà infinite tanto che ritennero opportuno creare vere e proprie fabbriche per la lavorazione del pescato. Fecero tesoro delle conoscenze acquisite dai Fenici e dai Greci e divennero pionieri di questa specialità.
Per anni il garum è stato quasi dimenticato o sostituito da una sua discendente, la colatura di alici. Anch’essa ha origini molto antiche e fa ancora oggi parte degli ingredienti che contraddistinguono la tradizione culinaria italiana. In particolare, si tratta di una salsa tipica campana, nello specifico della città di Cetara, situata nella Costiera Amalfitana. La differenza tra Garum e Colatura di alici sta nella scelta della materia prima pesce e nella tecnica di produzione. A volte, queste salse di pesce fermentato, possono essere confuse per via del risultato finale, ovvero, un liquido denso e tendente all’ ambrato dal sapore sapido.
Il garum veniva prodotto essenzialmente con piccoli pesci tagliati a pezzi ed erano anche compresi visceri, testa, coda, squame e lasciati insaporire con sale e spezie in vasche impermeabili, esposte al sole per lunghi mesi. Tra le ricette più antiche, troviamo anche il garum di tonno, tipico delle zone mediterranee in cui erano attive le tonnare. La colatura, invece, nasce dall’esigenza di conservare esclusivamente l’abbondante pescato di alici, infatti i monaci cistercensi che possedevano diversi pescherecci nel periodo estivo, rispolverano l’antica ricetta del garum per realizzare un prodotto tipico tutto loro, con riconoscimento Dop. A differenza del primo, le alici venivano parzialmente eviscerate, risciacquate con acqua di mare e conservate in botti di legno alternando con vari strati di sale. Era la pressatura con un grosso masso, unita all’azione del sale, a fare perdere liquido alle alici, il quale poi veniva raccolto e trasferito in recipienti di terracotta simili a quelli del garum.
Il Garum dei Romano è un espressione più delicata delle precedenti ma con un fine comune, valorizzare al meglio la materia prima e dare una lunga conservazione senza nessun intervento artificiale, per fare sviluppare proprietà benefiche necessarie per il nostro organismo.