di Pamela Romano
Una storia antica come il mondo. La fermentazione è un metodo semplice per preservare e allungare la vita dei cibi senza bisogno di nessuna fonte di energia artificiale.
Tra le soluzioni da scegliere, per diminuire l’impatto ecologico di ogni singolo individuo sulla Terra, optare per i cibi fermentati può essere ritenuta una scelta fondamentale.
DAL PASSATO AI GIORNI NOSTRI
La conservazione del cibo è un’abitudine preistorica e pre-umana, come dimostrato da reperti archeologici. Sia gli uomini primitivi che gli animali hanno da sempre avuto necessità di fare scorta di cibo ma soprattutto di migliorarne le qualità organolettiche e renderlo più appetibile.
La fermentazione, ancora oggi, è usata per certi versi in maniera inconsapevole, i cibi fermentati di cui ci nutriamo sono molti di più di quello che immaginiamo!
Nei testi agrari romani, etruschi e dell’Ottocento, o nelle antiche ricette tramandate oralmente dalle nostre nonne, il processo di fermentazione era sviluppato per lo più come una serie di indicazioni pratiche perchè questo si compisse, mentre nel corso degli anni, le conoscenze tecnico-scientifiche acquisite, hanno consentito di migliorare e perfezionare questa preziosa tecnica di conservazione, quasi del tutto scomparsa con l’arrivo della società industriale.
COM’È CAMBIATA L’ALIMENTAZIONE NEL TEMPO
Nel corso dell’evoluzione umana, l’alimentazione ha subito notevoli cambiamenti inducendo spesso modifiche nel nostro organismo che ha cercato di adattarsi sempre più a tali cambiamenti.
Nell’epoca moderna, conducendo una vita molto frenetica, è aumentata sempre più la richiesta di cibi confezionati, rapidi, saporiti e subito pronti all’uso. Di pari passo sono aumentati i casi di obesità, intolleranze e malattie correlate ad un’alimentazione poco sana.
Per contrastare ciò, si è capito che c’era bisogno di ritornare ad un’alimentazione più semplice e meno elaborata. E quale soluzione migliore se no non quella di tornare alle origini e rispolverare le vecchie ricette della fermentazione?
PERCHÉ SCEGLIERE CIBI FERMENTATI
La fermentazione garantisce la conservazione naturale dei cibi per un tempo molto lungo, nel quale, non solo le proprietà nutritive rimangono invariate, ma si sviluppano batteri buoni necessari per garantire un benessere ottimale dell’organismo.
COSA AVVIENE DURANTE LA FERMENTAZIONE
In assenza di ossigeno proliferano i Lactobacillus, microorganismi che trasformano gli zuccheri in acidi, alcol e gas.
Essendo spesso uguali a quelli dell’intestino, non fanno altro che reintegrare e rafforzare la flora intestinale.
I batteri che si sviluppano durante la fermentazione e, che continuano a vivere nella flora intestinale, si chiamano probiotici, ossia “favorevoli alla vita”.
Questi vincono la competizione sui batteri nocivi, proteggono le pareti intestinali, rafforzano le difese immunitarie, diminuiscono il rischio di infezioni e allergie, abbassano i livelli di colesterolo, riducono i microrganismi della placca dentaria, eliminano le tossine, rendono i cibi altamente digeribili e tanto altro ancora.
CONCLUSIONI
Comunemente la parola “fermentazione” ci fa storcere il naso perché mentalmente si associa a cibi maleodoranti e in deperimento, ma se ci pensiamo bene molti degli alimenti e delle bevande di uso comune sono fermentati. Basti pensare al pane, vino, yogurt, verdure, carne, pesce, frutta, birra, salse, cioccolata, nascono tutti così. Ecco quindi che la fermentazione è un bene primordiale e tramandato dai nostri antenati. Come tutte le scoperte, sicuramente è avvenuta per caso, ma questo processo di trasformazione degli alimenti è stata una pura magia per gli uomini primitivi. Infatti, fin da subito, hanno dato un’importanza tale da prodigarsi nel conservare e nel riprodurre le colture dei microorganismi fermentati, in modo da farle sviluppare sempre più. Questo meccanismo, fatto di intuizioni e prove, ha portato allo sviluppo di bevande e cibi fermentati che comunemente consumiamo ogni giorno.
Con una nuova consapevolezza introduciamo altri cibi fermentati nella nostra alimentazione e trasmettiamo questo sapere alle generazioni future!
